Normativa
Domande frequenti
Domande frequenti
Per il Testo Unico Ambientale, la cessione dei documenti integri deve avvenire tramite Aziende Autorizzate alla gestione dei rifiuti e svolgersi con il Formulario Rifiuti. Il semplice invio al riciclo della documentazione non esula il Titolare al Trattamento dalle sue responsabilità. Affidare i documenti integri alla municipalizzata aumenta ulteriormente i rischi, in quanto l’operatore ecologico e i successivi addetti, possono visualizzare i dati presenti. La norma ambientale precisa che, nel momento in cui si getta un rifiuto nel cassonetto o si conferisce ad Aziende tramite FIR, non conosceremo le successive destinazioni, essendo giuridicamente non più proprietari dei rifiuti; da ciò una perfetta definizione da manuale di “Data Breach”, con le sanzioni applicabili al Titolare al Trattamento.
Ai sensi del Codice Europeo (GDPR) La Data Breach è una violazione di sicurezza che comporta la perdita, la divulgazione o l’accesso incontrollato ai dati riservati, trattati dal Titolare; Esso non è in grado di assicurare la riservatezza, con violazione dei diritti dell’interessato.
La cessione di rifiuti contenenti dati riservati, senza nessuna sicurezza, è una Data Breach; essa può portare a furto o frode di identità, perdite finanziarie, danni di reputazione, divulgazione non autorizzata di dati personali protetti da segreto professionale e, in generale, imprevedibili danni di carattere economico sociale.
Il Titolare ha l’obbligo di disporre un metodo per valutare i possibili impatti (fornitore qualificato, nomina e contratto per Responsabile Esterno), e di seguire una procedura per la gestione dell’evento (Notifica all’Autorità di Controllo, comunicazione della violazione all’Interessato).
Il Garante, nel caso sia rilevata una violazione delle Disposizioni del Regolamento stesso, per quanto riguarda l’adeguatezza delle misure di sicurezza tecniche e organizzative applicate ai dati oggetto di violazione, può disporre sanzioni pecuniarie che possono arrivare fino a 10 milioni di Euro o, nel caso di imprese, fino al 2% del fatturato totale annuo mondiale.
Alle sanzioni suddette, il GDPR, all’Art. 82, definisce all’Interessato il diritto di ottenere il risarcimento del danno causato dal Titolare o dal Responsabile del trattamento. Solo se dimostra che l’evento dannoso non gli è in alcun modo imputabile, evita il pagamento.
Da ciò scaturisce che ad oggi una gestione accurata degli scarti di archivio sensibili è diventata una necessità di notevole importanza per ogni singola realtà, dal piccolo professionista alla grande Società.
Per imputare gli eventuali danni al Responsabile Esterno e evitare possibili sanzioni, bisogna accertarsi che esso, in fase esecutiva, applichi tutti i possibili processi di sicurezza e controllo, presenti nelle istruzioni operative alla firma del contratto. Da ciò alcuni consigli per la valutazione del Fornitore di servizi.
- Effettuare un’accurata selezione della società esecutrice, in base alle qualità tecniche oltre a quelle economiche.
- Diffidare dalle Società anonime sul Web, verificare i Proprietari, gli indirizzi e le Sedi Operative, se possibile.
- Essere informati di tutti i possibili rischi, i controlli e tutte le relative procedure per eliminarli o contenerli (Registro dei Trattamenti).
- Richiedere una ispezione pre-contratto per verificare il rispetto delle procedure.
- Richiedere un contratto/ordine con elencate le prestazioni e le modalità di distruzione.
- Valutare la presenza di Certificati di Qualità, con controllo di Enti certificatori Esterni.
- Effettuare la nomina a Responsabile Esterno al trattamento alla Società Distruttrice.
- Essere informati dei nominativi degli Incaricati che effettueranno il servizio.
- Essere informati sul percorso che seguirà la documentazione da distruggere (tracciabilità dei dati).
- Pretendere il Trasporto in contenitori sigillati e lo stoccaggio in ambienti video sorvegliati con allarme antifurto.
- Richiedere la possibilità di assistere alla distruzione da parte di un proprio Responsabile.
- Prima della triturazione (se off-site), la verifica documentabile dell’integrità dei sigilli.
- La certezza della completa distruzione, al Livello Sicurezza 3 o superiore (DIN 66399), dei documenti, documentabile (DVD).
- Pretendere il Riciclo (DM188/2020) e l’invio alla cartiera dei frammenti cartacei, per scioglimento con acqua e creazione di nuova carta.
- La possibilità di presiedere o di effettuare controlli a sorpresa, durante il processo di distruzione.
- La certificazione della distruzione con i riferimenti ai sigilli/contenitori.
Tutti i suddetti punti di sicurezza (offerti dalla Nostra Azienda), devono essere presenti in fase contrattuale; per la parte operativa, devono essere dimostrate, anche successivamente, le prove dell’avvenuto rispetto di quanto stabilito. Solo così, selezionando un Fornitore qualificato, il Titolare al Trattamento può evitare la colpevolezza e le sanzioni in caso di evento dannoso.
La distruzione dei documenti in loco è il più’ sicuro e affidabile metodo di distruzione delle informazioni, eliminando ogni rischio di possibili perdite di dati. Il materiale è conservato in sicurezza, fino all’arrivo del veicolo attrezzato; i clienti possono così assistere al processo di distruzione.
Va tuttavia considerato l’elevato costo operativo del servizio; con adeguate procedure di sicurezza, si può esternalizzare la distruzione, ottimizzando i costi e eliminando i disagi che comporta un Mezzo Pesante in aree urbane (Rumore, inquinamento e difficolta di accesso/sosta). Il domicilio rimane necessario, nei casi in cui il livello di sicurezza richiesto sia molto alto (Documentazione Classificata NOS); la nostra Azienda applica il Livello P7, il massimo presente sul mercato.
L’impiego di dipendenti di basso livello per la distruzione dei documenti, con il pericolo di esporre dati sensibili del personale e informazioni aziendali, a persone non destinati alla visione.
L’impiego di dipendenti di alto livello per la distruzione dei propri documenti, con elevato spreco di risorse; in entrambi i casi vi possono essere problemi.
Richiedere ad un distruggi documenti con prestazioni ragionevoli, il tagliuzzamento di una risma di carta (circa 2 kg) comporta un tempo di circa 10 minuti, di conseguenza richiederebbe circa 4 ore di lavoro per triturare il contenuto di un nostro carrello. A ciò deve essere aggiunto l’investimento nella macchina distruttrice, le manutenzioni e la gestione del rifiuto generato. Il nostro servizio elimina tutto questo, il proprio distruggi documenti è essenziale per la normale produzione della scrivania, non per la gestione degli archivi o per realtà medio grandi.
Sì, tutte fasi della distruzione seguono il Processo di Qualità UNI EN 15713 (Certificato n. P4755 CERTIQUALITY Srl) e la Norma DIN 66399.
- L’accesso è limitato solo al personale Incaricato, attraverso un sistema di controllo del luogo in cui i supporti cartacei sono stoccati.
- Il trasporto dei supporti cartacei avviene con modalità idonee a prevenire la dispersione dei documenti; viaggeranno all’interno di contenitori chiusi e sigillati, collocati su mezzi mobili dotati di simili livelli di sicurezza.
- La frammentazione del materiale cartaceo garantisce un livello di distruzione idoneo a impedire sia la lettura, anche parziale, sia la loro eventuale ricostruzione.
- La nostra organizzazione, consente verifiche da parte del Titolare, sia attraverso ispezioni che, eventualmente, a mezzo di strumenti telematici.
- Qualora la distruzione avvenga presso il luogo di archiviazione dei dati (on-site), il protocollo di sicurezza sarebbe soggetto a naturali variazioni rispetto al caso di distruzione presso la nostra sede; pur senza, tuttavia, la possibilità di alcuna alterazione degli standard di sicurezza richiesti.
La normativa UNI – EN 15713, utilizzata a livello comunitario per la “Gestione e controllo della distruzione di materiale e documentazione sensibile e confidenziale”, tale regolamento definisce le procedure di costruzione sia degli apparecchi distruggi documenti da ufficio sia dei trituratori industriali. I livelli di sicurezza di tali apparecchi, che possono essere del tipo a strisce o a frammenti, si dividono nelle seguenti cinque tipologie (misura massima del frammento):
- Livello sicurezza 1-utilizzabile per documenti di ogni genere non riservati ne confidenziali (mmq 800);
- Livello sicurezza 2-utilizzabile per quella documentazione definita riservata (mmq 500);
- Livello sicurezza 3-utilizzabile per quella documentazione contenente dati personali, medici tutelati dalla Legislazione sulla Privacy dello stato Italiano (mmq 320)
- Livello sicurezza 4-utilizzabile per quei documenti segreti ed estremamente delicati (mmq 30)
- Livello sicurezza 5-utilizzabile per i documenti di massima sicurezza (mmq 10)
- Livello sicurezza 6-non definito dalla suddetta normativa che tratta materiali di segretezza e massima sicurezza quali segreti di stato e di spionaggio. (mmq 5)
Siamo Certificati come Processo Conforme, presso al Nostra Sede Operativa, dall’Ente CERTIQUALITY con il numero di Certificato n. P4755.
Il Decreto Ministeriale 188/2020 regolamenta la disciplina di cessazione della qualifica di rifiuto da carta e cartone. Esso stabilisce che, i produttori di carta e cartone recuperati devono applicare un Sistema di Gestione della Qualità ISO 9001:2015, attestando la validità delle Autorizzazioni all’esercizio del recupero di carta e cartone, potendo così commercializzare il prodotto riciclato come “Carta e Cartone End of Waste”. Grazie a tale conformità possiamo controllare l’ultima fase del riciclo, tramite scioglimento in acqua, dei documenti, evitando figure terze non controllabili.
Siamo Certificati come Qualità ISO 9001:2015, per la Conformità al DM 188/2020, dall’Ente CERTIQUALITY con il numero di Certificato n. 52362.